Un progetto about:blank/Speakeasy
Di e con Lisa Moras
Regia about:blank / Michele Ciardulli
Media e light design Alberto Biasutti
Scenografie Stefano Zullo
Comunicazione Irene Botteon, Martina Coral
VINCITORE PREMIO NAZIONALE GIOVANI REALTÀ DEL TEATRO 2015
Relazioni virtuali, incontri al buio, storie d’amore di un giorno nell’epoca 2.0.
Alice si porta a casa un ragazzo conosciuto in chat al primo appuntamento, Sara vive un incubo alla Sex & The City, Mara studia e vive una relazione a distanza che tiene in vita grazie ai “toys”, Paola è la donna del non importa. Chi sono? Le Porn Up girl. Donne che parlano di donne ad altre donne – ma anche agli uomini – come fossero in un bar. Si raccontano senza veli, senza inibizioni, scorrette da morire e volgari come solo le donne sanno essere nella propria intimità. Donne fotografate in un caleidoscopio di nevrosi, confusioni, incomprensioni, sogni irrealizzabili e profonde solitudini. E poi c’è un lui.
Una carrellata di personaggi femminili figlie della nostra contemporaneità che ha demandato alla tv e – soprattutto – al web l’educazione sessuale e sentimentale. Donne libere di farlo dove, come e quando vogliono che spesso non sanno chi, come o cosa vogliono. Donne ingabbiate in vecchi preconcetti e contemporaneamente spinte a fare, indagare, provare; donne spezzate e curiose. Donne di quantità, donne di qualità che cercano e bramano un contatto vero.
NOTE DI DRAMMATURGIA
Porn Up Comedy è un progetto che nasce dal desiderio di racontare l’universo della sessualità femminile in modo ironico, a tratti grottesco, con profonda autocritica attraverso una spudorata confessione. In un momento storico in cui la questione femminile è tornata fortemente centrale questo progetto mette insieme una serie di monologhi autoportanti che compongono un dipinto schizofrenico e senza tabù dei desideri, delle incomprensioni e dei fraintendimenti della sessualità 2.0. Porn Up Comedy nasce da una serie di incontri a tavolino con gruppi misti di uomini e donne, che hanno parlato con molta sincerità del sesso al giorno d’oggi, di come se ne parla o non se ne parla, dalla percezione del proprio corpo, l’ltilizzo del web, i sexy toys, il rapporto col desiderio, di come alcune vecchie sovrastrutture ce le ritroviamo ancora oggi cambiate ma persistenti, oltre che all’annosa questione dell’appagamento sessuale, per alcune donne ancora una chimera.
NOTE DI REGIA
All’interno di una scenografia circolare, interattiva, glam, che ricorda il gioco per bambine “gira la moda” si muove l’attrice che offre corpo e voce a cinque diversi personaggi. Un cartonato centrale la cui forma richiama il corpo femminile – appeso dentro una sorta di camerino – è tela per le proiezioni delle grafiche che – come nel famoso gioco – vestono l’interprete modificandone la personalità. Un gioco che ricorda i cartoon fatto di tinte forti, nette e chiare, come forti, nette e crude sono le parole con cui i personaggi si esprimono. Uno spazio racchiuso e neutrale permette ai personaggi di susseguirsi sulla scena in un gioco teatrale preciso, che offre, nel momento del passaggio da un personaggio all’altro, cioè la vestizione, la magica sospensione dell’attesa di scoprire quale fra le varie combinazioni possibili d’abito, vestirà l’attrice.